10 giugno 2008

Autotrasportatori

La mia domanda è possiamo vedere un autotrasportatore come un imprenditore?
Se ho capito bene, si compra il camion (macchinario di produzione), si compra la benzina (energia), si sceglie cosa portare e dove portarlo, neozia un prezzo con l'industra che produce quello che lui porta confrontandosi con il mercato e poi svolge il servizio cercando di offrire un servizio buono e rispettando i parametri decisi con il mittente.

Mi spiace che la benzian sia salita e posso capire che per loro sia un problema MOLTO GROSSO, ma perche' deve essere un problema dello stato? Perche' lo stato vuole favorire i TIR ai treni? Perche' altrimenti lo stato dovrebbe fornire degli aiuti economici?

Si tratta forse della solita manipolazione del mercato da parte dello stato?
Oppure il loro e' considerato un servizio alla nazione di cui lo stato si deve fare garante perche' di interesse pubblico? (secondo me il trasporto della pasta Barilla e' un problema della Barilla e non dell'Italia, secondo me il trasporto delle FIAT e' un problema della FIAT non dell'Italia....e cosi' via dicendo)

Inoltre agli Autrotrasportatori s' sempre stato garantito il diritto di fare sciperi selvaggi e violenti che bloccano l'intera rete stradale (che non serve solo loro ma anche le macchine). Se un corteo volesse paralizzare una sola citta' il prefetto si opporrebbe e li costringerebbe a cambiare il percorso, e la polizia (forse, qualcuno dice talvolta anche esagerando) si occuperebbe di evitare che il corteo vada vuori del previsto, invece i camion bloccano l'Italia (loro e i produttori di latte, contadini etc...) fanno i prepotenti e fanno sentire la loro voce e si impongono per ricevere aiuti che mi domando se gli spettino.

Intercettazioni

(da un'intervento di Marco Travaglio (blog di grillo) puo' essere amato o odiato ma comunque è un giornalista che verifica le fonti):


Quanto costano le intercettazioni?

Due anni fa, l’ultimo anno dei quali abbiamo le statistiche, le procure italiane, che sono 165, hanno speso per intercettazioni 240 milioni di euro. Secondo altri calcoli il coso sarebbe pure inferiore. Ma prendiamo per buono il più grosso, cioè 240 milioni di euro. Che erano 40 in meno rispetto all’anno prima. Sono quattro euro per ogni cittadino. Quattro euro e qualcosa per ogni cittadino. La domanda è: “siete disposti da dare quattro euro all’anno, cioè quattro caffè all’anno, per sentirvi più sicuri e protetti contro reati di ogni genere?”. Penso che la risposta, se la domanda viene posta correttamente ai cittadini, sia sì.


Per cosa si usano oggi?

Per omicidi, rapimenti, molestie (telefoniche), ricerca di latitanti, estorsioni, corruzioni


Come fanno negli altri paesi? (dato che ormai ci confrontiamo sempre con il mercato globale e con il resto del mondo)

Negli altri paesi non si sa quante siano le intercettazioni. L’unico paese di cui con certezza si sa quante intercettazioni si facciano è l’Italia. Per quale motivo? Perché in Italia le può fare soltanto la magistratura e risultano tutte, dalla prima all’ultima, con tanto di autorizzazione di un giudice terzo. Mentre all’estero le fanno i servizi segreti, le forze di polizia, senza nessun controllo. Pensate, in Inghilterra le fa perfino il servizio ambulanze. Ci sono 156 enti, compresi gli enti locali, che possono fare le intercettazioni. In America le fa la SEC, che è l’equivalente della nostra CONSOB, solo che quella funziona e che controlla appunto le attività di borsa.

Come la penso io....
Io penso che no sia sbagliato il fatto che la magistratura faccia le intercettazioni, quello che pero' riconosco a Berlusconi è che e' grave che escano sui giornali continuativamente (e spesso anche prima che il processo sia finito). Sono daccordo con la MAXI-MULTA agli editori che le pubblicano. Non concordo sul principio "5 anni a tutti..." mi sembra un po' fascista e molto stalinista.