20 dicembre 2005

L'attimo fuggente

Qualche giorno fa ho parlato dell'attesa, come di un sentire l'evento molto piu' forte prima che arrivi e meno quando arriva.
Oggi volevo sottolineare quanto nel RICORDO le esperienze siano piu' vivide e piu' belle.
Per esempio, quando un amore finisce, si soffre perche' nella nostra mente i ricordi
acquisiscono una vividezza e pensiamo che mai nessuna altra esperienza possa eguagliarli, ed e' per questo che si deve aspettare un po' di tempo che questi ricordi sbiadiscano un poco e riacquisiscano il loro colore piu' giusto, solo cosi' le nuove esperienze potranno essere all'altezza. A seconda poi di quanto e' durato, e quindi di quanti ricordi ci abbia fatto accumulare il tempo puo' essere piu' o meno lungo, ma prima o poi avviva: il tempo e' un medicinale portentoso contro i mali di cuore.
Il nostro essere non e' nel presente, siam proiettati nel passato e nel futuro, non possiamo mai vivere il presente: nel momento in cui e' presente questo e' gia' passato, e un attimo prima e' ancora futuro.
Noli fora sire in te ipsum redii, in interiore homines habitat veritas

06 dicembre 2005

E' sera...

La sera scende lenta e ammanta la citta'
Di buio, di mistero e di diversita'
Piano piano van sparendo le cose intorno a te
Il mondo si restringe alla tazza di the'.
Respiri un po' piu' lento, rilasci le tensioni
Sei pronto ad un riposo anche senza pozioni.
Portetto dalla sera rifletti sul passato
E a lungo ti domandi che cosa sia peccato
Se poi se un pessimista ti accusi di ogni male
Oppure ti condideri nel giorno di Natale,
Il fuoco ti rapisce con la sua luce ipnotica
ti senti trasportar su di una torre gotica:
dall'alto guardi in basso, un mostro e' accanto a te
Ti gusti un altro sorso della tazza di the'.
Buio e silenzio
sono il mio assenzio.

Marco Felice

05 dicembre 2005

MONITO

Non aspettatevi nulla da nessuno, MAI!!!!
Che restereste solamente delusi se non viene date/fatta...
Mentre se la ricevete sara' per voi molto piu' banale di quel che in realta' dovrebbe.
In questo Blog gia' un po' di tempo fa parlai del Leopardi: ebbene oggio mi volevo esprimere il mio punto di vista su quanto esposto ne: "La Sera del di' di festa".
Infatti non e' tanto la bellezza dell'attesa, quanto la delusione del momento tanto atteso quando arriva; o la delusione ancora piu' cocente in caso di mancato arrivo. Questa visione e' anche piu' in linea con il pessimismo di cui si accusa Giacomino.
Vi e' mai capitato di aspettare qualcuno su un treno, e che questi non arrivi, e' terribile: prima l'eccitazione e la frenesia dell'attesa, l'ansia di pregustare l'incontro, poi la paura di non averlo visto, che sia gia' passato, poi la realizzazione dello sbriciolamento dei vostri sogni, la ricerca di un colpevole, la scoperta che non c'e' nessuno da incolpare se non voi stessi e la vostra stupida speranza che vi ha illuso e poi colpito come un pugno nello stomaco.
Pero', c'e' ancora una punta di posititivita' in questa esperienza: ci si scontra con la realta' si affronta, e, in genere, si accetta. Ci aiuta a uscire dal nostro mondo fantastico e illusorio, ci riporta al freddo e crudele mondo che ci circonda; ci riporta sul gelido Muro di Ghiaccio.
Fredda e' l'aria, la Barriera ancora di piu', a pochi metri sappiamo esserci il nemico invisibile e silenzioso, probabilmente anche lui terrorizzato da noi. L'unica nostra coscienza e' quella di avere il compito di resistere, di sopravvivere, di respingere l'invasore. Viviamo in un mondo ostile dove anche una stretta di mano puo' essere un calore che ci scalda il cuore. Per cui "Estote parati".
Voglio colncludere il post con una delle mie poesie preferite:
"Si sta come d'autunno sugli albero le foglie"

02 dicembre 2005

La collaborazione crea amicizia

Darmock e Jalahad.....a Tanagra!!!!

01 dicembre 2005

I chippiai

In fondo dirigere una azienda sembra sempre molto difficile, ma in realta' alla fine e' solo una brusca semplificazione di tutto quello che facciamo normalmente nella nostra vita.
Dobbiamo definire gli obiettivi, definire le strategie da seguire, individuare gli obiettivi intermedi, definire un piano di dettaglio in cui rientrano i nostri progetti.
Dobbiamo occuparci della Employee Satisfaction, dobbiamo gestire le criticita' improvvise che mirano a destabilizzare il nostro piano, e quando siam vecchi dobbiamo anche fare una sorta di preconsuntivo. La chiusura attivita' e il consuntivo spettano ai posteri.
Ci sentiamo molto bravi perche' gestiamo poche miglialia di euro, gli spiccioli guadagnati da un qualche persona, e poi troviamo difficolta' pazzesche a gestire il nostro tempo e i nostri talenti.

Sentivo qualche giorno fa quella canzone che credo sia dei "Gemelli Diversi" che recita: "...Sono come noi, ma si sentono meglio...." e e ho pensato che in fondo io sono uno di quelli che sono come tutti, ma che mi sento meglio.... pero' son convinto che tutti noi ci dobbiamo sentire migliori, degli altri, nessuno ci conosce come ci conosciamo noi, nessuno sa tutti i pregi che abbiamo noi...salvo forse chi ci ama veramente, che riesce anche vadere in noi delle cose che persino noi ci neghiamo.

Detto questo vi lascio e saluto...e anche per oggi....
Goooooooooooooood Morning Miiilaaaaaaaaaan