06 aprile 2006

Riflessione piu' fredda sugli insulti

Ormai la fase volgare spero sia finita. Pero' volevo riportare ancora uno spunto sulla volgarità utilizzata dall'esimio Preseidente del Consiglio.
Traggo spunto dall'articolo di fondo del Corriere della Sera del giorno 6 Aprile 2006 che ho trovato sorprendentemente geniale.
Prima di inziare devo chiedere scusa a qualcuno, non ricordo bene a chi, ma presumibilmente era Chiara: ho sostenuto con veemenza la tesi opposta a quella che sto per sostenere, evidentemente non avevo visto bene tutti gli aspetti.
Mi sono sbagliato.
L'idea di non votare solo per il proprio interesse, e' una idea che effettivamente e' un segno di grande nobilta' di animo e di intelligenza.
Infatti l'idea di votare solo per il proprio interesse in effeti e' quella che ha retto il sistema clientelare per anni: per avere un posto di lavoro, o un favore personale (lo sblocco di una pratica o un permesso) dare il proprio voto.
Ebbene forse l'uomo merita di essere piu' di questo, l'uomo merita di essere una zolla nella penisola del mondo.
Sull'articolo sopra citato si faceva riferimento a Aristotele, Rousseau, Locke, Croce ed Einaudi...insomma mica mico micio bau bau
Insomma a parte l'epiteto da osetria, l'insulto piu' grande e' stato fatto all'umanita' e alla Democrazia (notare la maiuscola).

1 commento:

Chiara ha detto...

Io sto incrociando le dita.
Spero che la gente ricordi cio' che ha fatto mentre infila la scheda nell'urna...