La mia domanda è possiamo vedere un autotrasportatore come un imprenditore?
Se ho capito bene, si compra il camion (macchinario di produzione), si compra la benzina (energia), si sceglie cosa portare e dove portarlo, neozia un prezzo con l'industra che produce quello che lui porta confrontandosi con il mercato e poi svolge il servizio cercando di offrire un servizio buono e rispettando i parametri decisi con il mittente.
Mi spiace che la benzian sia salita e posso capire che per loro sia un problema MOLTO GROSSO, ma perche' deve essere un problema dello stato? Perche' lo stato vuole favorire i TIR ai treni? Perche' altrimenti lo stato dovrebbe fornire degli aiuti economici?
Si tratta forse della solita manipolazione del mercato da parte dello stato?
Oppure il loro e' considerato un servizio alla nazione di cui lo stato si deve fare garante perche' di interesse pubblico? (secondo me il trasporto della pasta Barilla e' un problema della Barilla e non dell'Italia, secondo me il trasporto delle FIAT e' un problema della FIAT non dell'Italia....e cosi' via dicendo)
Inoltre agli Autrotrasportatori s' sempre stato garantito il diritto di fare sciperi selvaggi e violenti che bloccano l'intera rete stradale (che non serve solo loro ma anche le macchine). Se un corteo volesse paralizzare una sola citta' il prefetto si opporrebbe e li costringerebbe a cambiare il percorso, e la polizia (forse, qualcuno dice talvolta anche esagerando) si occuperebbe di evitare che il corteo vada vuori del previsto, invece i camion bloccano l'Italia (loro e i produttori di latte, contadini etc...) fanno i prepotenti e fanno sentire la loro voce e si impongono per ricevere aiuti che mi domando se gli spettino.
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10 giugno 2008
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